Il Giardino degli Angeli
Buon pomeriggio a tutti ed ancora un Felice Natale,
quest’anno ho passato il Natale più bello che ricordo, pieno di emozioni e sorprese inaspettate; che meraviglia svegliarsi con la musica natalizia di Bublè che risuona per tutta casa, tuo marito che ti sveglia con un bacio ed aprire insieme i regali, mai come quest’anno utili ed azzeccati. Dopo la Messa celebrata da Don Giovanni, in cui ricordava i Natali passati dei nostri nonni e bisnonni, le tradizioni di una volta ed i regali decisamente diversi rispetto a quelli di oggi, vissuti ormai più come un business che come spirito di dono e sacrificio, scambiamo gli ultimi auguri con i parenti di Fossatone per partire alla volta di Castel San Pietro, dove pranziamo con i miei genitori con i tradizionali tortellini in brodo, per me con un ripieno diverso non potendo mangiare suino, un brasato con salsa di vino rosso e torta alla robiola.
Dato che aspettiamo le mie nipotine per consegnargli i regali, approfittiamo dell’attesa per fare una passeggiata al Giardino degli Angeli; e vi chiederete: Ma cos’è questo Giardino? Dovete sapere che questo luogo per me magico e avvolto da un’aurea incantata durante tutto l’anno, rappresenta un simbolo per la nostra città, rappresenta una storia, una vita in particolare…. Quella di Sara.
Parole riportate sul depliant all’entrata:
In questo luogo sorgeva un prato. Davanti a questo prato, per alcuni anni, passava una bambina con il suo zainetto per recarsi a scuola.
Il 7 gennaio 2006 quella bambina ci ha lasciato… aveva solo 14 anni.
Poco tempo dopo su quel prato ha cominciato a sorgere un piccolo giardino. I genitori della bambina, insieme ai tanti meravigliosi amici, hanno cominciato a scavare vialetti, formare collinette di terra, piantare alberi e cespugli, sistemare pietre… voleva essere un regalo per Lei e anche un modo per ringraziare le tantissime persone che si erano dimostrate sinceramente vicine al loro dolore.
Un’oasi di pace e tranquillità, dove rilassarsi e concentrarsi su argomenti e sentimenti che tendiamo a mettere da parte, presi come siamo ad occuparci dei problemi quotidiani.
I fiori, gli alberi, l’acqua, i sassi, la musica , i profumi, non son stati messi a caso: i genitori della bambina volevano far rivivere alcuni momenti che avevano vissuto insieme a Lei, una specie di sintesi di un’esperienza di vita troppo breve, ma di una intensità unica, quella intensità che si crea nelle case in cui si affaccia una malattia.
E mano a mano che il giardino prendeva forma, cresceva anche la consapevolezza che non era giusto dedicare quel luogo ad una sola persona: la stessa bambina, così mite e riservata, non avrebbe voluto.
Come vedete a volte non ci rendiamo conto quanto i luoghi che ci circondano ci raccontino. Per i genitori di Sara il giardino rappresenta la loro bambina, hanno voluto condividere con noi questo angolo che la rappresenta in tutto e per tutto, dalla sua forma a cuore, dai vari scenari che si possono incontrare in pochi metri: la montagna ricorda le gite di trekking sulla Val di Fassa; nell’orto si trovano diverse colture mantenute secondo il rispetto del ciclo naturale delle stagioni; il laghetto con le ninfee circondato da salici piangenti, la foresta con gli animali; per molti, come per me, il giardino è diventato una valvola di sfogo, un luogo in cui rigenerarsi, perché lo vivi e lo apprezzi per quello che è…. Un dono che ci è stato fatto.
Il giardino è realizzato interamente da volontari, è un luogo pubblico ed aperto a tutti:
Orario estivo: dalle ore 8 alle 22 Orario Invernale: dalle ore 9 alle 17.
Sito Internet: www.ilgiardinodegliangeli.net
Il 1° febbraio2009 è nata l’Associazione di Volontariato “Il Giardino degli Angeli” (ONLUS) trasformandola in un aiuto concreto verso chi si occupa di bambini con gravi patologie. Chi volesse può contribuire a sostenere l’Associazione trovando le indicazioni sul sito Internet prima indicato alla voce “Associazione”.
Un grazie a Valerio e Antonella.
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Elisa