Benvenuti.. Mi chiamo Elisa, classe 1987, moglie di un marito meraviglioso, Paolo, il mio "assaggiatore di corte", figlia di due genitori splendidi, la mamma che mi ha ispirato con la sua passione nel preparare il ragù alla bolognese nei pomeriggi invernali con la condensa del vapore sulle finestre, il papà che mi ha regalato la sua dolcezza e la sua pazienza nell'assecondarmi in qualsiasi mia stramberia culinaria, facendomi i complimenti anche se il cibo non era dei migliori.

La cucina è diventata da poco una valvola di sfogo, un hobby rilassate dal quale, forse, pretendo troppo; non faccio mai la stessa ricetta due volte, sono sempre in continuo movimento nel cercare libri di cucina e sfogliarne le pagine fino ad arrivare all'ispirazione del momento. Una vera e propria passione l'ho trovata nei dolci, proprio io che ho un marito diabetico e una personale intolleranza al lattosio... buffo no? Così invento e modifico le ricette fino ad adattarle alle nostre esigenze, facendo lavorare l'immaginazione. Adoro indossare il grembiule che mi ha regalato la nonna da bambina, quando insieme preparavamo le crescentine fritte, sporcarmi di farina fino ai gomiti e poi dimenticandomi di essere sporca, me la spargo su tutta la faccia per spostarmi i ciuffi di capelli che rimangono fuori dalla coda, insomma, adoro il cibo... godiamocelo.

Passato di Ceci... ehi ma nevica!


Cavoli, allora fa sul serio… Nevica!
La mia passione per la neve è scemata da quando presi la patente, a che velocità posso andare? Ci sarà il ghiaccio? Saranno passati con il sale? Riuscirò ad andare al lavoro? Se vado al lavoro riuscirò a tornare a casa? Quando smette di nevicare? Alcuni anni fa invece: Che bello nevica! Domani non si va a scuola! Potrò uscire a giocare! Vorrei che non finisse mai! :) :) :)

Neve a parte, ho sempre meno tempo da passare sul blog che ormai ha le ragnatele, quasi non mi riconosce ma stasera mi sono impuntata e devo assolutamente postare questa ricetta prima che arrivi l’estate :) o per allora non sarà più adatta.

Il tutto nasce dalla reversione di Paolo a legumi e similari così ogni tanto cerco di proporglieli con aspetti e consistenze diverse, i prescelti di questa sfida sono i ceci nello specifico una passata di ceci.



Ingredienti x nr.2 persone:


Ceci gr.150

Sale q.b.
Pepe q.b.
Origano un cucchiaino
Olio evo q.b.


Immergete i ceci in acqua la sera prima. Cuoceteli in pentola a pressione per 10 minuti scarsi da quando comincia a fischiare. Scolateli, tenetene da parte un paio di cucchiai ed il resto frullateli con olio q.b. e qualche cucchiaio di acqua di cottura, sale, pepe e un pizzico di origano; mettete il frullato sul fuoco con un filo di olio, mescolate ed aggiungete i ceci lasciati integri. Servite ben calda, io adoro metterla nelle ciotole.


Compleanno Paolo: 28!!!!!


Giovedì è stato il compleanno di Paolo e non poteva mancare la torta anche se leggera ed adattata alle esigenze del diabete…. o quasi; non è un’impresa facile, lo zucchero è sempre zucchero e per come la giri o prilli in qualche modo deve uscire almeno con un sapore decente.



Avevo adocchiato su un giornale uno stile che mi piaceva, marinaretto, Paolo adora il mare e visto che è un paio di anni che non ci passiamo le ferie, ho pensato di compensare regalandogli uno sguardo marino in questi primi mesi di freddo. Visto che le torte che si vedono sui libri o in televisione in questo ultimo periodo sono decisamente meravigliose e spettacolari ma altamente sconsigliate a mio parere non solo per diabetici ma anche per chi è in salute se non vuole compromettere il suo colesterolo e salvaguardare il fegato, ho tentato di alleggerirla eliminando ogni traccia di burro, creme e cioccolato… la farcia è fatta di solo purea di mele renette senza zucchero aggiunto essendo una tipologia di mela già zuccherina di suo (grazie al mio papy che me ne ha regalate due dal suo albero): tagliate la mela a fettine sottili e fatela cuocere a fuoco molto basso finchè non comincia quasi a sciogliersi…. Queste renette sono fantastiche, fanno tutto da sole!!!

Lascio la ricetta originale del pan di spagna, io l’ho un po’ modificata togliendo dello zucchero.

Pan di Spagna:
nr.5 uova
150 gr di zucchero
150 gr di farina
Un pizzico di lievito per dolci


Separare i tuorli dagli albumi, montare i tuorli con lo zucchero e gli albumi a parte; unite i due composti ed amalgamate poco alla volta la farina setacciata ed infine il pizzico di lievito. Mescolate molto bene il composto dal basso verso l’alto per non far smontare il composto. Ungete una teglia da forno (io prediligo sempre quelle a cerniera), versate il composto ed infornate a 170° per 30 minuti.





Le decorazioni sono fatte con pasta di zucchero (che ovviamente Paolo non ha mangiato, ma rendevano la torta carina), essendo in stile marino ho modellato una barca a vela in 3D (non è venuta proprio bene), con della panna rimasta per far aderire la pasta di zucchero alla torta ho cercato di creare l’effetto onda e poi ho creato un salvagente sopra a dello zucchero di canna per simulare l’effetto sabbia.

Auguri Amore mio!

Petto di Pollo freddo all'aceto balsamico


Devo ammetterlo, questa ricetta è per me una vera e propria chicca; è facile, buono, versatile e difficilmente non piace. Eccolo lui in agguato il non amante dell'aceto balsamico :)
Non è una rivisitazione di nessun libro o rivista di cucina, almeno così penso io, l'ho semplicemente copiata dal quaderno della mia mamma; dovevo pensare a qualcosa da dare a Paolo per cena nei giorni della sua mostra fotografica, non potevo lasciarlo senza cibo e visto che per quanto sia, mangiare fuori ha il suo costo, riduciamo le spese facendo tutto in casa e questa ricetta fredda, ideale in realtà anche per pic-nic, mi è sembrata perfetta, così ho deciso di provarla, eccola in anteprima:

Ingredienti per nr.2 persone:
nr.1 petto di pollo
1 lt di acqua fredda
1 lt di aceto
1 sacchettino di pinoli (a piacere anche mandorle o pistacchi)
aceto balsamico per condire
sale q.b., pepe q.b.
erbe aromatiche tritate
olio evo

In un tegame, mettete il petto di pollo diviso a metà, coprite con l'acqua e l'aceto (le quantità dei liquidi sono indicative, l'importante è che la carne sia coperta); lasciate cuocere per 20/25 minuti e lasciate il pollo a raffreddare nel liquido (consiglio di farlo la sera prima dell'utilizzo, o la mattina per la sera). Tagliate a fettine il petto di pollo per la larghezza ed adagiatela in una pirofila con il fondo di olio evo, condite con sale, pepe ed erbe aromatiche, cospargete di pinoli e come tocco finale l'aceto balsamico, questo sarà uno strato! Mettete un foglio di carta forno e continuate gli strati fino ad arrivare al bordo della pirofila, coprite con pellicola e lasciate raffreddare in frigorifero fino al momento di servirlo.

Come indicato negli ingredienti, i pinoli si possono sostituire con altra frutta a guscio, esempio i pistacchi o le mandorle, personalmente consiglio i pinoli perchè contrastano il sapore tenue del pollo e lo rendono più ricco; potete servire il tutto su un letto di insalata mista.

Brasato al Vino Rosso con Verdure


Ogni volta che apro un libro di ricette mi riprometto di tentare con qualcosa di più elaborato ed impegnativo per mettermi alla prova; inevitabilmente finisco col fare poi le solite cose semplici e banali… tranne stavolta in cui ho superato la reticenza verso la cottura della carne e mi sono data al brasato!

-Perché no? Dopotutto l’esperimento non l’ho fatto durante una cena con amici, quindi in caso di fallimento solo io e Paolo ne saremmo rimasti delusi; così seguendo passo passo la ricetta per evitare ogni minimo errore, come mio solito, poiché alla fine faccio sempre di testa mia, lista della spesa alla mano e partenza!







 Ingredienti per nr.2 persone:
carne per brasato (polpa di manzo o cappello del prete) io ho utilizzato quest’ultimo. Non so dire la quantità, ho chiesto direttamente consiglio al macellaio.
½ bottiglia di vino rosso
Nr.2 carote
Nr.1 costa di sedano
Nr.1 cipolla
½ lt di brodo di dado (anche vegetale poiché meno salato)

30 gr di burro
Nr.3 cucchiaio di olio
Sale aromatico con rosmarino ed aglio
Fate marinare nel vino la carne con tutte le verdure tagliate a rondelle per almeno 3 ore; in una padella dal doppio fondo, sciogliete il burro con l’olio e fate rosolare la carne su tutti i lati e lasciate cuocere per 20 minuti a coperchio semi coperto, dopo di che aggiungete il sale con le erbe tritate (rosmarino, salvia e timo) ed aglio, lasciate cuocere altri 10 minuti ed aggiungete il vino; la carne cuocerà per 3 ore, aggiungete del brodo se necessario e girate la carne durante la cottura per ottenerla il più possibile omogenea; a mezzora dalla fine, aggiungete le verdure lasciate da parte. Tagliate e servite caldo.
Mio risultato finale: Paolo non è mai stato così contento, la carne era morbidissima, contro ogni mia aspettativa ed ero al settimo cielo; ho spezzato la diffidenza contro la carne YESSSSSSS.

Cucina Lui: Bistecche ai pomodorini

Soleggiata mattina di fine agosto ed un sonnecchioso sbadiglio davanti al pc: ecco l'immagine classica al ritorno dalle ferie estive! Tutti gli anni la stessa storia, ma perchè si aspettano così ansiosamente le due settimane di agosto in cui puoi fare quello che vuoi e passano talmente veloci che pensi subito al Natale?
Mi devo riprendere!!! Ripartiamo quindi dai fornelli dove ho fatto sciopero per mesi interi, un pò per lavoro, un pò per il caldo e son sincera, anche per svogliatezza con una ricetta che era in archivio da un pò a grande sorpresa: una ricetta dal Cucina Lui! Mi spiego meglio, l'idea è quella di creare una pagina interamente dedicata alle ricette cucinate da mio marito, lavorando entrambi a volte ci alterniamo nella preparazione della cena quindi mi sembra giusto dare a Paolo ciò che è di Paolo e quindi partiamo.
Il mio "Lui" ha la passione della fotografia, qui potete trovare alcuni suoi scatti Flickr: Maresca Paolo Photos e a breve aprirà la sua prima mostra fotografica intitolata "Due Terre a Confronto" (Islanda & Sudafrica), più avanti i dettagli :) ma non disdegna la cucina, più nel mangiare in realtà però coi piatti semplici se la cava, come le bistecche ai pomodorini.



Ingredienti:
nr.3 bistecche di vitello
olio evo
sale, pepe q.b.
pomodorini gr.250
origano q.b.

In una padella con un filo di olio, buttiamo i pomodorini lavati e precedentemente tagliati a metà, mescoliamo con un filo di acqua, il sale, il pepe e l'origano q.b. (quantità di misura sempre molto personale); lasciate cuocere fino ad esaurire il liquido.
In una piastra antiaderente, cuociamo le bistecche di vitello su entrambi i lati salandole leggermente ed a fine cottura scaraventiamo sopra la carne i pomodorini quasi fino a coprirle del tutto (come se si nascondessero) :)). Servite calde.

Ovviamente le varianti si sprecano, al posto dei pomodorini, si possono utilizzare formaggi, affettati, altre verdure ecc., l'importante è che stuzzichi l'appetito.

A presto

Datteri Farciti e il mio nemico Ferro da Stiro

Ho scoperto di avere un mostro nell’armadio! Sbuffa e sputa calore, al suo passaggio nessuna piega resiste…. Tranne le mie…. :) il ferro da stiro.
Se c’è una cosa che proprio mi riesce male è stirare! Finchè parliamo di asciugamani, fazzoletti, magliette (anche se già qui ci sono difficoltà) non c’è male, riesco a sopravvivere, ma non mettetemi sull’asse i pantaloni del lavoro di Paolo, i suoi odiosissimi pantaloncini estivi militari pieni di tasche e pieghe che non si capisce se sono fatti così oppure sono cuciti male e le mie maglie frou frou bellissime da vedere ma non hanno un verso per lo stiro, io voglio far sparire la piega lì e ne viene un'altra di là... sono proprio negata!!! E qui mi viene in mente la mia mamma, come la capisco ora, che durante lo shopping mi diceva sempre: “Ma perché devi prendere proprio quello che poi divento matta a stirarlo” :) Ora però ho imparato :) :) :)

Passiamo alla cucina che è meglio :) Oggi ho deciso di postare i datteri farciti, una chicca per i buffet o gli aperitivi, in realtà la vedo più una ricetta invernale, visto che i datteri vanno per la maggiore durante il periodo Natalizio.... ma non sta scritto da nessuna parte che non possa postarla.... io ascolto canzoni di Natale anche ad agosto :)




Ingredienti (per 5 persone)
Una scatola di datteri
Formaggio cremoso da spalmare (150 gr)
Noci (possibilmente intere)
1 cucchiaio zucchero a velo (facoltativo)


Aprite i datteri a metà nel senso della lunghezza, formando delle "barchette"; aiutandovi con un cucchiaino dispone il formaggio spalmabile sull'apertura del dattero, il formaggio è meglio se un pò dolce, quindi all'occorrenza potete anche mescolarlo con un cucchiaio di zucchero a velo! Adagiate una noce intera sopra al formaggio come decorazione e bè non rimane che mangiarli :)

Fusilli Estivi


Sono intollerante al lattosio. E tutti lo sanno ormai, anche il Pallino, il peluche che ho sul comodino; lo sa la famiglia perchè durante i pranzi sei quella che non può mangiare quasi niente, lo sanno gli amici perchè uscire a cena con te è sempre un patema, lo sa il mio gelataio che quando vede la mia macchina parcheggiarsi prepara la solita coppetta di frutta, lo sa tutto il personale del supermercato perchè al banco chiedo sempre: "Ma qui c'è il latte? "Negli involtini c'è del formaggio?".... ma c'è ancora qualcuno che non lo ha capito..... 
I fatti sono questi:
- afoso pomeriggio di metà giugno, in ufficio caldo arido come nel deserto, però il capo è in buona, e quando lo è (raramente) ci offre il gelato: Evvai! Prende le ordinazioni, coppetta alla fragola!! Eccolo di ritorno.... azz... suona il telefono, è per me, che fortuna :)... quando metto giù la situazione è questa: il tavolo sembra il bancone di un saloon del Far West, sopra c'è di tutto, sbrodolo di gelato sciolto, carta e cucchiaini di plastica immersi nei gusti più indefiniti ed un solo piccolo gelato che mi attende.... Ehhhhh!!!!! Ma non è il mio!!! Ecco una cialdina allo yogurt con qualche spruzzata di fragola; piano un attimo "Si sarà sbagliato" ho pensato io "No no" mi dice "il tuo lo ha preso Giovanni (nome di fantasia, giusto per la privacy :))
Che problema c'è, vado da lui e ce li scambiamo..... ah ah ah, peccato che "Giovanni" avesse già leccato e mangiato metà coppetta :(

nr.1) come è possibile che ordini dei gusti e poi ne prendi degli altri? Sei cieco? Non vedi che non è il tuo?
nr.2) Insensibile e pure maschilista
nr.3) sono rimasta senza gelato e lui ne ha mangiati due 
nr.4) chissà se  lo vedrò correre al bagno, soffre pure di colite :) :) :) :)

Ingredienti per nr.2 persone:
140 gr di fusilli
1 confezione di olive verdi
sugo di pomodoro q.b.
sale e pepe q.b.
prezzemolo ed origano q.b.


Fate cuocere i fusilli in abbondante acqua salata per una decina di minuti; nel frattempo in un padellino antiaderente, preparate il sugo: lasciate asciugare leggermente l'acqua del pomodoro, unite un pizzico di sale e di pepe, immergete le olive verdi precedentemente scolate dall'acqua della confezione, macinate o spezzettate (si dice?) qualche foglia di prezzemolo e unite dell'origano secco, mescolate il tutto molto bene e unite alla pasta che avrete scolato in precedenza.


Molto facile.

Bzzzzzzz "Pronto nido base passo, qui è papà rondine in linea d'aria nr.4 che chiede il permesso di atterrare" - "Permesso accordato papà rondine, mamma rondine ha già preso il volo e liberato la pista di atterraggio. Passo e chiudo".
No tranquilli, non è la seconda puntata di Top Gun, ma solo il movimento che c'è sopra la mia testa in questo momento, sembra di essere all'aeroporto di Fiumicino, le rondini ci sono sempre state qui, ma non ricordo un via vai così intenso. Che anche loro si preparino per le vacanze?! Certo, qui da noi l'autostrada era già strapiena ieri mattina.
Come in cielo, anche in terra la vita è più movimentata, il piccolo orto che abbiamo improvvisato ci sta regalando in questi giorni un sacco di soddisfazioni... a parte quelle che la talpa si è portata via lasciandoci a bocca aperta e pieni di buchi e gallerie che fanno sprofondare tutto quanto.
I primi risultati sono i seguenti:
- La prima raccolta delle patate
- Le carote illese dal fiuto della ladra sotterranea
- Fiori di zucca e zucchetti
e poi crescono melanzane, peperoni, pomodori, sbucano i meloncini e le piccole zucche che speriamo di raccogliere per Halloween, mi sembra di essere al reparto maternità :)
Sono entusiasta del primo traguardo, alla faccia di chi pensava che non ci sarei riuscita perchè non seguivo i loro consigli..... Prrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr :p :p :p :p :p :p :p :p



Carbonara di Asparagi


Eh ma non si fa! Come se non bastasse il lavoro, ora ci si mettono anche gli Europei di calcio a distrarre Paolo dalle buone giornate di sole domenicale da passare fuori casa.... anche se con il suo dito del piede rotto non è che andiamo molto lontano, un giro veloce in cortile, meglio di niente.
"Solo la partita dell'Italia" mi dice "poi giuro quella di stasera non la guardo".
Da quel che ho capito sono due partite al giorno.... scusate l'ignoranza!
Ah ah, certo! Ci devo credere? Intanto ieri sera faceva tanto l'indifferente ma ogni due minuti mi rubava il telecomando per controllare il risultato tra Olanda e Danimarca credo e stamattina ha detto "Ma su dai! Almeno quella di ieri sera non l'ho guardata!!" Eh certo, vorrei anche vedere eravamo in compagnia.
Non sono proprio il tipo di moglie che appoggia questo fanatismo maniaco di ventidue milionari strapagati, tanto è vero che nuoce gravemente alla mia salute stare anche solo nella stessa stanza durante i 90 minuti del gioco, rischio tachicardia da esultazione tifosa al tanto agognato goal.... mi verrà un infarto prima o poi me lo sento e già immagino l'infermiera del pronto soccorso piegata dalle risate nel vedermi come una volpe durante il periodo di caccia.

Passiamo alla cucina! Esperimento riuscitissimo dell'ultimo minuto, una carbonara alternativa e più light con asparagi.

Ingredienti:
140 gr di pasta (io adoro le farfalle)
2 uova
sale, pepe, noce moscata q.b.
asparagi (io ne uso un mazzetto intero)

Tagliate a tocchetti gli asparagi lavati sotto acqua corrente, eliminando la parte più dura, di solito si riconosce perchè è quasi impossibile da tagliare. Lasciate cuocere in acqua salata per una ventina di minuti.
Cuocete al dente la pasta in abbondante acqua salata; nel frattempo sbattete le uova in una ciotola mescolando con sale, pepe e noce moscata a vostro piacimento.
Scolate la pasta, rimettetela nella pentola unendo il composto di uova e gli asparagi e mescolate il tutto molto bene. Servite subito e mangiatene a volontà. ;)

Pipe alla crema di piselli:

Ieri sera abbiamo partecipato alla Festa della Comunità di Medicina, approfittando della temperatura estiva e della compagnia di amici che vediamo poco spesso, sempre per questo maledetto "poco tempo" che ormai ci accomuna; in questa occasione ho, come si dice, aperto gli occhi su un argomento che è frequente in questo periodo della mia vita... non cucino più!!!! Sono passata davanti alla bancarella del Servizio Accoglienza alla Vita Onlus, per chi volesse saperne di più lascio il link http://savbudrio.beepworld.it, ho fatto un pò di acquisti e tra gli articoli in vendita c'era anche un grembiule da cucina, chissà, magari sapevano che ho un blog ecc. e me lo hanno mostrato, ed io, come niente fosse ho risposto: "Non cucino più!"
Cacchio!!!! Ed è proprio vero! Sono rimasta come folgorata dalla risposta che ho dato, come se improvvisamente mi fossi svegliata dal letargo, non ho più il tempo per cucinare e quando ne ho, sono stanca per farlo o per inventarmi qualcosa, preferisco riposare. :( Attenzione: non è che non prendo più in mano una padella, è solo che a parte una bistecca scongelata, una frittata insipida e un pò di insalata dall'orto, non c'è nulla.
Mesi intensi sul lavoro, mattinata passata in ufficio anche il 2 di giugno e se fosse per i titolari anche la domenica immagino, il dito del piede rotto di Paolo che lo costringe a casa in malattia, non sono un mix riposante di inizio estate, ma su osservazione di ieri sera ho deciso di ridarci dentro e così sforno una ricetta con i piselli del campo: Yesssss!



Ingredienti per 2 persone:

100 gr di piselli sgranati
nr.1 scalogno
nr.1 dado da brodo
nr.1 carota
140 gr di pipe rigate
basilico, olio evo, sale, prezzemolo, zenzero in polvere

Soffriggete lo scalogno tagliato a dadini in una padella con un filo di olio evo, unite i piselli e copriteli con del brodo vegetale, fate cuocere per 10 minuti a fiamma media; nel frattempo lavate, pelate e tagliate a tocchetti la carota, fatela cuocere in un padellino con olio, prezzemolo e qualche fogliolina di basilico essiccato.
Scolate i piselli e passateli al mixer con olio e un pizzico di zenzero, deve risultare una crema.
Cuocete la pasta in abbondante acqua salata, io preferisco sempre la cottura al dente, scolatela e mescolate con la crema di piselli ed infine le carote.

Ahhhhh, ci voleva questo spadellare... ringrazio Erica che mi ha fatto riflettere!

MINI BUDINI AL LIMONE


INGREDIENTI PER 6 PERSONE:
130 gr di zucchero
1 lt acqua naturale
3 limoni non trattati
80 gr di amido di mais
Olio di semi

Lavate i limoni in acqua fredda; tagliate con un coltello la buccia e mettetela in una ciotola con l’acqua che dovrà rimanere in frigorifero per almeno 12 h.
Spremete il succo dei limoni filtrandolo con un colino.
Scaldate una pentola con l’acqua filtrata dalla scorza, zucchero e l’amido di mais, mescolando molto bene fino ad ebollizione, aggiungendo il succo dei limoni; lasciate scaldare altri 10 minuti.
Versate il composto in piccoli stampini da budino, lasciate raffreddare e mettete in frigorifero per almeno 12 ore.
Sfornate i dolci e mangiate in compagnia. ;)

Trovate i budini anche qui: Mamma Felice - Compleanno

Convivere con la campagna ed i suoi "abitanti"

C’era una volta una ragazza trasferitasi in campagna per amore, sognava una casa in stile country, comprava salopette per stare fuori all’aria aperta e cappelli di paglia per non ustionarsi durante le giornate estive; ma non aveva fatto i conti con loro…. Gli animali!!!!!

La ragazza fin da bambina  guardava documentari in televisione ed amava la natura ed il regno animale nelle sue più varie sfaccettature, desiderava fare un lavoro come biologa o documentarista che le permettesse di viaggiare e scoprire luoghi lontani e sconosciuti, ma scoprì che non serviva spostarsi di molto per conoscere specie “aliene” che invasero la sua vita J.

Conobbe per prima la piccola rondine che sorvolava il suo tetto durante la primavera facendo il nido sul cornicione delle stalla, le vedeva volteggiare sopra il suo orto cibandosi delle prime zanzare e piccoli insetti, ma scoprì che questo animaletto così piccino e tenero non sa che lo stendino con i vestiti lavati di bucato fresco e profumato non è una toilette in cui chi la disegna a mò di decorazione a zig zag vince una scatola di vermi succulenti.

Si fece poi avanti il dolcissimo gattino con sua sorella zoppetta che la ragazza aveva cresciuti fin da piccolini, che la seguono ovunque vada, strusciandosi tra le sue gambe e venendole incontro quando arriva in macchina da lavoro che hanno frainteso lo sgomberare casa con lo distruggere lo zerbino dalla porta per fare più spazio ai nuovi ospiti.
Quatto quatto arriva il topolino di campagna che smarrendo la strada per andare a trovare suo cugino in città si infilò da chissà dove finendo dietro la botola del muro del salotto e che annoiandosi decide bene di sgranocchiare la schiuma che ricopre tutti i tubi del gas, certo… non è mica facile trovare del cibo in questo posto strettissimo.
La scienza poi non ti insegna che i bruchi adorano stare sotto la lavatrice, perché si infilano sotto la zanzariera e trovano un comodo giaciglio umido tipo hummus in cui ambientarsi sbucando fuori durante le ore serali per godersi lo spettacolo dell’oblò che centrifuga jeans e magliette.
Infarto assicurato mentre vai per chiudere la finestra ed alzando lo sguardo trovi un lucertola con tanto di coda (chi ha mai visto una lucertola con una coda così, di solito la perdono) a 5 cm dalla faccia che tenta di sgattaiolare dentro la camera e magari sdraiarsi sul letto.
Io non amo moltissimo la favola di Pinocchio, ma di coscienze ne ho da vendere, un grillo… un grillo… un grillo….tantissimi grilli, si infilano sotto il divano, il mobile della sala, saltano sull’asse da stirare, sono curiosissimi e più passa il tempo più si ingrossano sembra si nutrano di polvere J
Le notti d’estate poi la ragazza non si annoia di certo e vive d’amore con le serenate che gli fanno i giovani rospetti della cassa d’espansione che c’è a pochi metri dai campi, così invadenti da autoinvitarsi e appostarsi negli angoli della porta per origliare e rinfrescarsi.
La ragazza scoprì col tempo che annoiarsi in campagna è impossibile e avrebbe voluto far capire a molti che c’è tutto un mondo fuori dalle nostre mura che vale la pena di scoprire; per lei ciascuno di loro cercava a modo suo di farsi notare, dopotutto non si può pensare di escludere la natura dal nostro mondo… basta solo accompagnarli fuori JJJ  insegnargli a bussare JJJJJ e disinfettare la casa tutte le volte JJ


Il signor e la signora Qua Qua (mute)

Cocca

Vita da Cane



Elvis & Spresley

Rondine 

Torta di Carote

La torta di carote è per me il classico dolce che si mangia a merenda in campagna. Perchè? Non lo so... :) forse perchè mi ricorda che da piccolina raccoglievo le carote dell'orto insieme a papà e dopo una rapida sciacquata sotto la fontanella ce le mangiavamo come i conigli; mi da l'idea di natura, forse perchè è strano fare un dolce con una verdura :)



Ingredienti:
200 gr di carote pulite
150 gr di mandorle pelate
3 uova
150 gr di zucchero 
80 gr di fecola di patate
100 ml di olio di semi
120 gr di farina 00
1/2 bustina di lievito per dolci


Scaldate il forno a 180°.
Pulite le carote e tritatele nel mixer insieme alle mandorle. In una terrina sbattete le uova con lo zucchero, aggiungete la fecola, l'olio, la farina, il lievito ed il pizzico di sale, poi incorporate mandorle e carote. 
Versate il composto ottenuto in uno stampo precedentemente foderato con carta forno sul fondo e unto con margarina sul contorno, infornate per 30 minuti. 

Con questo dolce partecipo al contest di Bianca come il Latte: Delizie senza Lattosio

Senza un periodo di crisi non esisterebbero i momenti di crescita

Ma voi come fate a capire quando è una giornata no? Per me è semplice, tutto comincia dal mattino…. “Zzzzzzzz…. Ronf ronf” – DRIIIIIIIINNNN – Nooooooooooooooooooooo – “CAUGHT” – AHI – UFF – PERCHE’ SPEGNETE LA LUCE. Buongiorno!
Mi alzo in ritardo, ben 20minuti dopo la tabella di marcia, che già al normale è stringata; neanche oggi riesco ad infilarmi le lenti a contatto per questioni di tempo…. Immagino il mio ottico che mi corre dietro con il martello; colazione con pane e marmellata che immancabilmente si rovescia sul tavolo dalla parte spalmata ed il suono è più o meno questo: “PAFF”; esco di casa e fino al lavoro tutto sembra andare bene, al solito qualcuno mi taglia la strada, ma ho scoperto che a Medicina è un’abitudine, quindi non mi meraviglia più dover frenare bruscamente per mancata precedenza…. Ma chi vi da la patente?
Al lavoro un delirio, il telefono salta da solo da tanto suona, il campanello si inchioda e non smette più di suonare, i miei clienti che sembrano essersi dati appuntamento alla stessa ora in studio chiedendomi dei documenti che ovviamente volevano “ieri” . . .ah ah ah che simpatici!!!
Pausa pranzo da paura, eccola, lì, in mostra, grande al punto giusto  che galleggia nel brodo, una mosca, blea blea… e poi mi chiedono perché non mangio altro?????! Blea blea!!!
Il pomeriggio sembra riprendersi dall’andamento medio, vedo la luce…. Non in quel senso…. Ho voglia di gelato, ummmmm un cono alla crema con mandorle caramellate, slurp….. invece niente!
In queste occasioni rifletto sul fatto che una giornata che comincia male o viceversa, non è detto che debba terminare nello stesso modo, spesso ci focalizziamo su uno stato d’animo senza accorgerci che siamo noi a determinarlo. Certo, un po’ di sole, relax e tempo libero mica farebbero schifo…… Ah ah ah… invece a lavorare anche sabato…. Evvai….

Senza un periodo di crisi non esisterebbero i momenti di crescita. JJ


Ho letto questa meditazione ieri sera prima di dormire insieme a Paolo, a noi è piaciuta tantissimo:

Un mamma ed un bambino stanno camminando sulla spiaggia. 
Ad un certo punto il bambino chiede: “Come si fa a mantenere un amore?”
 La mamma guarda il figlio e risponde: “Raccogli un po’ di sabbia e stringi il pungo…” 
Il bambino stringe la mano e vede che la sabbia esce. “Mamma, la sabbia scappa!”
“Lo so, ora tieni la mano completamente aperta” Il bambino ubbidisce, ma una folata di vento porta via la sabbia rimanente, “Anche così non riesco a tenerla!”
La mamma: ”Adesso raccogli un altro po’ di sabbia e tienila nella mano aperta come se fosse un cucchiaio… Abbastanza chiusa per custodirla e abbastanza aperta per la libertà”. Il bambino riprova e la sabbia non sfugge dalla mano. E protetta dal vento.
“Ecco come far durare un amore”.

Stelline ai Pistacchi



Mi trovo spessissimo a guardare ricette e ricette di biscotti, di tutte le forme e farciture, ma io faccio sempre e solo i soliti tramandati dalla mia mamma, veloci e sempre sicuri sul gusto, non mi sono mai esposta molto, ma questa volta avevo deciso! Mi sono imposta di cambiare e la scelta è caduta su queste stelline alla glassa e non con granella di pistacchi o altra frutta secca.

INGREDIENTI:
400 gr di farina 00
Nr.1 uovo
80 gr di burro
100 gr di zucchero di canna
100 gr di zucchero a velo
2 cucchiai di miele d’acacia
½ cucchiaino di zenzero in polvere
80 gr di pistacchi grattugiati

In un pentolino sciogliete a bagnomaria il miele con lo zucchero  ed il burro.
Su una spianatoia, o meglio ancora su un tagliere, come lo chiamo io, setacciate la farina, unite lo zenzero in polvere, l’uovo ed il composto di miele e zucchero. Lavorate gli ingredienti con le mani fino ad ottenere una palla di pasta che deve riposare in frigorifero per 1 h.
Stendete la pasta con il mattarello e formate le stelline (in questo caso) con una formina per biscotti. Infornate a  forno già caldo a 180° per massimo 10 minuti.
Se anche voi volete glassare i biscotti come me, mescolate lo zucchero a velo con due cucchiai di acqua, la glassa non deve essere troppo liquida, spennellatela sulla superficie dei biscotti aiutandovi con un cucchiaino oppure un piccolo pennello da cucina, e distribuite sopra i pistacchi tritati o qualunque frutta secca a piacere.

Trovate questa ricetta anche sul blog compleanni di Mamma Felice

Pacco Regalo

Dopo tanto tempo riesco a postare la torta che ho preparato per il compleanno della mia mamma; pensate.... dopo giorni passati a sfogliare riviste e giornali di dolci e un paio per prepararla, ho visto la consegna andare quasi in fumo, infatti era proprio lo stesso in cui è venuta la bufera di neve e mi sono proprio messa a piangere al pensiero di non potergliela portare :( :( :( Ma per fortuna è andato tutto bene e il cielo è stato clemente con me smettendo per un paio d'ore di nevicare si si si si grazie grazie!



Potete trovare questa torta anche su Mamma Felice - Compleanni con gli ingredienti che per questioni di tempo non riesco a postare.
Buona serata a tutti. 


Tempura di orto e mare

Buona domenica a tutti, oggi mi sento meravigliosamente bene anche se il tempo atmosferico non è dei migliori; in realtà avevamo programmato una gita al mare perché dopo settimane di sole incessante con picchi di 25° a marzo ci sembrava sprecare un’opportunità che si è rivelata subito una fregatura poiché oggi la temperatura si è abbassata, il sole gioca a nascondino e sembra parecchio indeciso, lasciando per qualche secondo spazio alla pioggia che evidentemente non vuole tornare da queste parti lasciando i campi asciutti e le povere coltivazioni a bocca asciutta.
Non volendo sprecare però queste intenzioni diciamo “marinare” oggi propongo un piatto di pesce… :O sorpresona! Sapete che io ed il pesce non andiamo proprio d’accordo, anzi per nulla, ma questo sembrava semplice quindi mi sono detta: “si può fare!”
Non essendo molto esperta, è accostato dalle verdure che danno anche un bel colore.



Ingredienti:
Pesce:
anelline di seppia
polipini
gamberetti
Verdure:
carota nr.1
zucchina nr.1
melanzana nr.1
sedano nr.1 gambo
Tempura:
farina 100 gr
acqua ghiacciata frizzante 100 cc
1 lt di olio di semi per friggere

Per prima cosa, ricordate che la tempura deve essere molto fredda perché venga bene, quindi mettete almeno per un paio di ore l’acqua frizzante in frigorifero con del ghiaccio.
Lavate bene le verdure e tagliate a julienne, carota, zucchina e sedano, volendo anche la melanzana, ma io per fare prima di quest’ultima ho fatto delle fette più grandi.
Prendete fuori l’acqua dal frigorifero ed unite la farina, mescolando velocemente per evitare la formazione di grumi, vi accorgerete immediatamente della buona riuscita poiché si formerà questo composto che non deve essere troppo liquido altrimenti non aderirà alla verdura ed al pesce, ma piuttosto cremoso; ATTENZIONE: alcuni aggiungono anche un uovo, in questo caso ho preferito evitarlo, non volevo venisse fuori una vera e propria pastella, che avrebbe appesantito il risultato a mio avviso, ma chi preferisse può ovviamente aggiungerlo, alla cottura risulterà tutto più dorato.
A questo punto immergete prima la verdura e poi il pesce dentro la ciotola della tempura coprendo tutta la superficie e poi adagiate immediatamente nella friggitrice con olio già caldo lasciando in immersione per almeno 1 minuto per lato. CONSIGLIO: friggete prima la verdura, altrimenti anche quest’ultima prenderà il sapore forte del pesce, meglio ancora se riuscite a friggere in padelle diverse, ma immagino che, come me, non avete la cucina di un ristorante! J
Scolate bene il tutto dall’unto in eccesso su carta per fritti assorbente e servite in un piatto caldo.

Provate a fare dei coni di carta reciclata per alimenti, io ci ho messo una vita a trovarla, oramai non è quasi più in commercio perché dicono sia poco igienica… invece a me piace tantissimo, arrotolate un quadrato di carta da un lato all’altro fino a formare un cono contenitivo fissandolo con una pinzatrice e con un cucchiaio mettete dentro il fritto misto… sembrerà di mangiare sulla spiaggia.

Mauro e Rita Visentini - Il ducato del Benessere

Cari amici e amiche,
oggi niente ricette, solo buone notizie.
Un giorno come tanti ho aperto la mia posta elettronica dove di solito compaiono pubblicità a valanga, poche catene, richieste di amicizia di persone mai viste o sentite, una mail mi ha colpito, era un indirizzo chiaro e conciso, era quello di Mauro Visentini, e voi direte... quindi? Quindi per me è stata una grande sorpresa e un grande piacere, per la prima volta stava accadendo quello che tanto desideravo, un confronto e dei consigli, si perchè si parlava di passatelli in brodo.... uhm ne mangerei un piatto anche adesso.... e poi da lui, esperto culinario con un'esperienza consolidata, è stato un grande onore e piacere.
Mauro è una persona deliziosa, ma soprattutto generosa, più e più volte mi consiglia ricette e le condivide con me e per questo lo ringrazierò sempre, ora Mauro insieme alla moglie Rita hanno cominciato una nuova avventura, potete seguire la loro rubrica su: IL DUCATO DEL BENESSERE alla pagina ACQUERELLI PAESANI, blog in cui viene pubblicizzato il ducato estense nelle sue varie sfaccettature, dal cibo al turismo; Mauro e Rita vi accompagneranno per queste terre attraverso i loro racconti della Provincia, scavando all'interno dei ricordi non solo condividendo vicende, ma anche piatti e ricette legati alla tradizione, alcune volte rivisitate in chiave moderna.
Vorrei invitarvi a dare un'occhiata voi stessi alla loro pagina, conoscere la loro storia e constatare di persona quanto sia meraviglioso perdersi nel vortice dei ricordi che inevitabilmente coinvolgono e stupiscono.

Grazie a Mauro, Rita e Paco (il gatto) :)

Riso e Radicchio

Piatto veloce velocissimo!!!! Meno ingredienti di così non si può, certo, se anche voi vi trovate con il frigo mezzo vuoto, poco tempo, anzi quasi nullo e voglia di cucinare pari a zero... Ecco la soluzione:



Ingredienti per 2 persone:

150 gr di riso 
1/2 caspo di radicchio rosso
1 dado da brodo vegetale
olio evo q.b
e basta...... (strano vero?)

In una pentola, facciamo bollire dell'acqua, aggiungiamo il dado da brodo, preferire quello vegetale, mescoliamo e buttiamo il riso che cuocerà per 20 minuti pieni; in un padellino, adagiamo un filo di olio evo e facciamo cuocere con il coperchio il radicchio tagliato a striscioline.
A fine cottura del riso, scoliamo bene e amalgamiamo al radicchio, mescoliamo bene e mangiamo no????

Consiglio di provare la versione estiva; questo piatto si presta molto bene per essere anche freddo, tipo insalata di riso.

SPIEDINI DI FRITTATA PER PIC NIC


Serata da single, cena light con minestrone di verdura cotto in pentola a pressione, che io adoro, aprirei un fan club della pentola a pressione, chi si unisce? Comoda, veloce e pratica. Certo, la paura che esploda c’è sempre J ma si compensa con la versatilità e l’utilità.
Stasera sono già un frullatore di idee primaverili, è il periodo dell’anno che preferisco anche a livello del gusto, arrivano gli asparagi che mangio a colazione, pranzo e cena e soprattutto si possono fare i pic-nic ai quali immancabilmente piove tutte le volte che ne organizzo uno, obbligandoci a rintanarci in casa… comunque, proprio pensando ad un pic-nic stasera posto questi spiedini carini e veloci da preparare, che ho visto ad un buffet l’anno scorso con aggiunta di olive, che però al momento non ho in casa.
INGREDIENTI PER 4 PERSONE
6 uova
300 gr di spinaci lessati
40 gr di parmigiano grattato
2 rametti di prezzemolo
8 carciofi sottolio
noce moscata
sale, pepe
Preparate la classica frittata sbattendo le uova con parmigiano, sale, pepe, noce moscata ed unite gli spinaci tritati finemente.
Cuocete in un padellino con un filo di olio per non attaccare il composto al fondo, girando da entrambi i lati.
Quando la frittata è fredda tagliatela a dadi e create degli spiedini alternando con carciofi sott’olio.
Adoro questo piatto con un’insalata di valeriana fresca….Gustosissima.                    

Dolci Ricordi: ma gli angeli bevono davvero caffè?

Vorrei mettere da parte per una volta le pentole e dedicare questo post ad uno dei miei angeli.

Oggi è il suo compleanno, del mio angelo, sarebbero 34!
Che bello dopo tanti anni ricordarlo con il sorriso, parlarci come se fosse sempre dietro di me e perchè no... ogni tanto scherzarci quando le cose non vanno come vorrei.... no, non sono matta, tranquilli, solo grata dopo tanto tempo di ricordarlo così vicino, così vivido nella mente.

Sono la cugina più piccola della famiglia, con una differenza notevole di età con il più grande e sempre mi sono sentita in disparte per questione di argomenti, di maturità, di interessi, ma sorrido ora e anche un pò mi commuovo pensando a lui, che mi ha sempre coccolato e viziato con la sua presenza e la sua allegria, che bello il suo sorriso, la sua gioia di vivere.

Il ricordo più bello? Quando mi alzava tra le sue braccia facendomi volare sopra la sua testa con la nonna ad occhi spalancati dalla preoccupazione... i miei due angeli!

Soprattutto in queste occasioni, penso di aver fatto bene ad aprire un blog tutto mio, passione per la cucina a parte, perchè qui è tutto più facile, parlare ed aprirsi a voi che leggete; è triste pensare che certi argomenti siano tabù, così difficili da esprimere, da affrontare... Che bello poterne parlare così liberamente, poter ricordare così semplicemente, poter vivere i nostri sentimenti senza pregiudizi.

Quindi auguri angelo mio, se poi organizzate una festa lassù, almeno fammi avere un pò di torta. :) O bevete solo caffè????? :) :)
Un bacio
Elisa

Cupcake al cioccolato "gratellato"

Buon venerdì a tutti quanti!
Questa settimana sono stata un pò malaticcia, ma girovagando per il web ho constatato che non ero la sola ad essere circondata da miriadi di fazzoletti, spray ed unguenti; però c'è sempre un lato positivo, non sono mai riuscita a fare tante cose come in queste giornate... io non riesco a stare a letto neanche con 39° di febbre, mi dovrebbero legare al letto, ed anche in questo caso opporrei resistenza, così, a parte qualche oretta in cui mi sono buttata distrutta sul divano un pò febbricitante, per il resto del tempo ho cercato di fare il possibile per avere il fine settimana libero, così ho stirato, ho lavato a mano tende e cuscini, ho pulito, ho riordinato alcuni cassetti... ne ho fatte di ogni.... ma soprattutto ho sperimentato nuove creazioni culinarie che lascerò prossimamente.
Oggi invece, vorrei parlare con voi della mia nuova "avventura", così la chiamo io, nata per caso e con mio grande stupore... scriverò ricette per feste di compleanno sulla rubrica di Mamma Felice - Compleanni, innanzitutto ringrazio Barbara in primis che mi ha contattato e mi ha dato questa opportunità, che sono sincera, mi ha sorpreso non essendo io una cuoca esperta, ma mi ha fatto un'enorme piacere perchè il mio hobby, la mia passione, prende forme diverse, e ringrazio anche Barbara G., che mi supporta tecnicamente nelle strade per me oscure dell'informatica, non sapete che pazienza che ha con me..... Santa donna!







Ho voluto iniziare questo percorso con dei Cupcake, non tanto per l'aspetto, ma perchè sono sincera...... ho comprato dei pirottini favolosi. :p





INGREDIENTI PER 10 PERSONE
150 gr di farina 00
2 cucchiai di cacao amaro in polvere
1 cucchiaino di lievito in polvere
1 pizzico di sale
70 gr di burro
80 gr di cioccolato fondente
4 cucchiai di panna
200 gr di zucchero di canna
2 uova
70 gr di gocce di cioccolato
PER LA DECORAZIONE
60 gr di cioccolato fondente
60 gr di crema cioccolato al latte.
Ponete i pirottini di carta per muffin all’interno dello stampo apposito.
Spezzettate il cioccolato fondente e fatelo fondere con la panna a bagnomaria, mescolando frequentemente.
Lasciate raffreddare.
Setacciate in una ciotola, la farina, il cacao, il lievito ed il sale. Sbattete a parte il burro con lo zucchero e le uova. Unite tutti gli altri ingredienti e le gocce di cioccolato, mescolate con un cucchiaio.
Versate negli stampi, fino a metà, altrimenti al momento della cottura straborderanno dallo stampo. "Si dice straborderanno??????" :) Eh vai di nuove parole!
170° per 25 minuti e poi lasciatele raffreddare.
Per guarnirli, io adoro gratellare di cioccolato tutto quello che faccio (e vai un'altra parola... gratellare....??? in poche parole fare decori tipo griglia, questa l'ho proprio inventata :) ) e quindi fondete la cioccolata fondente, sempre a bagnomaria, spalmate sulla superficie uno strato di crema al cioccolato al latte e poi "gratellate" il cupcake, formando delle righe parallele e trasversali con quello fondente, aiutandovi con un cucchiaino da caffè (vedi foto).


Risotto ai Funghi

Quando vado al supermercato non posso fare a meno di comprare un sacchetto di funghi secchi... li adoro! Mi è sempre piaciuto l'odore ed ultimamente li butto dentro a tutto quello che cucino, pasta, carne, contorni...mi mancano solo nei dolci :)
Oggi un classico sempre al top: il risotto ai funghi.
Come tutte le cose, e come dice mia mamma, io non cucino in modo normale, difficilmente seguo le ricette, sono più il tipo "a sentimento" o più che altro il tipo da "quello che c'è in frigo" quindi spero non si offenda nessuno se questo risotto non è degno dei grandi classici.



Ingredienti per nr. 2 persone:

140 gr di riso arborio
1 cipolla
1 dado da brodo vegetale
50 gr funghi secchi

Per il brodo, facciamo bollire dell'acqua in una pentola e poi immergiamo il dado da brodo mescolando. Prima difficoltà, io non so mai quanta acqua mettere, infatti me ne rimane sempre in più e io l'utilizzo come scusa per preparare per la sera del minestrone di verdura.
In una ciotola mettiamo acqua fredda ed immergiamo i funghi secchi fino a che non si saranno ammorbiditi.
In una pentola facciamo dorare la cipolla tagliata a dadini sottili ed aggiungiamo il riso mescolando di continuo a fiamma bassa, quando sarà ben tostato, aggiungiamo un mestolo di brodo alla volta e continueremo con questo procedimento fino alla cottura. In un padellino con un filo d'olio, e qualche foglia di prezzemolo, lasciamo cuocere i funghi e uniamo al riso mescolando.
Impiattiamo e gustiamocelo in compagnia.

Semplicemente Neve

Avete presente quelle (poche) giornate in cui andare a lavorare non ti pesa, anzi è quasi un divertimento? Ecco, oggi è stata una di quelle.

La neve ha portato un po’ di scompiglio in Emilia Romagna, strade poco pulite, ritardi dei treni , ecc. disagi che si sa la neve provoca… ma nonostante la logica si sente ancora al telegiornale la notizia quasi impronunciabile: “Attenzione! Quella cosa bianca e fredda quasi aliena ci sta attaccando, scende giù dal cielo e potrebbe causare disagi!!!”…… Ma dai! Notiziona!
Allora, innanzitutto vorrei informare, nel caso qualcuno non lo sappia, che
1)siamo in inverno, e quindi a rigor di logica dovrebbe essere freddo, le temperature si avvicinano allo zero e spesso si abbassano: Normale! (era invece fatto eccezionale che fosse così caldo fino a un mese fa).
2) La neve è una condizione atmosferica e metereologica causata dal freddo, perfettamente normale, che è sempre venuta fino a pochi decenni fa anche peggiore di questa. Normale!
3) La neve causa disagi… almeno per chi, come me, abitante dell’Emilia Romagna non è abituato ad averci a che fare, certo che se lo dici ad un trentino per lui è come mangiare il pane. Normale!

Ma è ovvio che siamo in questa situazione. Non siamo abituati a fronteggiare queste condizioni, non abbiamo la guida rilassata di chi viaggia su una carreggiata innevata, non abbiamo (parlo per me ) una macchina adeguata, non abbiamo l’organizzazione e la preparazione tipicamente montana e quindi? Eccoci tutti a guidare ai 20 Km/h, a chiuderci in casa dal freddo, a non disturbarci neanche a spalare la neve dai nostri vialetti (questo lo posso dire perché l’ho visto), a maledirla perché non ci permette di vivere il nostro quotidiano con normalità creandoci un sacco di inconvenienti. Certo, magari questa è un'ondata diretta dalla Siberia, ma perchè prenderla sempre in negativo???

Io invece ringrazio chi ha pulito le strade, in particolare il trattorino che avevo davanti mercoledì sera nel tornare a casa che mi ha illuminato la strada, ringrazio i miei colleghi ed il mio titolare con cui abbiamo passato due giornate lavorative leggere e familiari preparandoci il pranzo insieme e mangiando in sala riunioni, ringrazio mio marito che da due sere mi accompagna a fare una passeggiata nella campagna innevata, ringrazio mia madre perché mi chiama otto volte al giorno per sapere se sono arrivata a casa salva facendomi sentire importante, ringrazio mia suocera che ieri mattina mi ha spalato la neve dietro la macchina e mi ha aiutato ad uscire dal cancello di casa… ed infine ringrazio tutte quelle mamme che fanno ancora uscire di casa i loro figli per giocare con la neve.


Questa foto è di Paolo, che ha immortalato un'immagine del nostro cortile in questi giorni. 


Goloserie di Campagna: Sugo ai Funghi Porcini e Castagne "Garessine"

Buona Domenica a tutti quanti!
Oggi in provincia di Bologna tira aria da neve, il cielo è grigio ed il freddo pungente; chissà se l'inverno è vicino? Oltretutto si avvicinano anche i giorni della merla; sapete cosa vuol dire? che sono i giorni più freddi dell'anno! Brrrr... ho già i brividi.
Poichè di uscire di casa oggi non se ne parla, per un pranzetto veloce ma assicuro buonissimo, per condire la pasta ho usato un'arma segreta che tenevo nascosta per occasioni come questa. Alcuni ricorderanno la mia collaborazione con Le Goloserie di Campagna inaugurata da qualche mese, e oggi preparo le caserecce con il loro sugo ai funghi porcini e castagne "Garessine", una vera delizia! Sono sincera, avevo timore che il sapore dolciastro delle castagne potesse fare a pugni con i porcini ed invece mi sono dovuta ricredere, anzi ero dispiaciutissima perchè in due minuti le avevo pappate tutte quante, avevo voglia di rubarle dal piatto di Paolo.... ma mi sono contenuta :).... per questa volta.!

Ingredienti:

140 gr di caserecce
sale grosso
olio evo
sugo ai funghi porcini e castagne delle Goloserie di Campagna
parmigiano reggiano q.b.

In una pentola facciamo bollire abbondante acqua salata; io aggiungo sempre un filo di olio per evitare che la pasta si possa attaccare durante la cottura, buttiamo la pasta e lasciamo cuocere per 8 minuti, io la preferisco sempre un pò al dente; scoliamo e condiamo con il sugo ai funghi porcini e castagne "Garessine" di Le Goloserie di Campagna, mescoliamo il tutto molto bene ed infine spargiamo del parmigiano grattugiato sulla pasta.
Buon Appetito


Spinaci ai semi di lino e sesamo

Buonasera a tutti voi.
Stasera vi lascio un piatto che praticamente non esiste, ho improvvisato sul momento questa sera non avendo ispirazione sul contorno da portare in tavola, così ho preso le prime cose che mi sono capitate tra le mani e ho mescolato. :)

Ingredienti:
Spinaci 500 gr
Semi di lino q.b.
Semi di sesamo q.b.
sale e pepe q.b.
parmigiano grattugiato a piacere
olio evo

Pulire le foglie degli spinaci e lavarli sotto acqua corrente.
Scaldare dell'acqua salata in una pentola ed immergere gli spinaci, lasciandoli lessare per 10 minuti. Scolare e lasciare raffreddare. Strizzare gli spinaci dall'acqua in eccesso e scaldare un padellino antiaderente con un filo di olio evo dove andremo a cuocere a fuoco basso il tutto, aggiungendo del pepe ed i semi di lino, mescolate bene. Impiattate e spolverate di parmigiano reggiano.

VOTATE LA FOTO DI PAOLO

Buonasera a tutti! Stasera non ho una ricetta da lasciarvi, ultimamente la mia voglia di stare tra i fornelli è rasente allo zero... il lavoro mi sta usurando, meno male che questi dovevano essere i mesi più tranquilli... alla faccia. Si viaggia di bilanci, documenti che volano, fatture da registrare, consulenti del lavoro che non ti consegnano i calcoli corretti, i capi che pretendono ogni giorno 5000 cose alla volta, il telefono scotta ed il campanello alla porta non smette di suonare. Ma cosa hanno tutti????????? Bilanci, Dichiarazione IVA, 730 che toccano tutti a me, Modelli UNICI, Spesometro (ringrazio sempre per questa ulteriore scadenza MOLTO utile.... Pinocchio!), quando arriva agosto?
Ed ovviamente in tutto questo alle 19 di sera le padelle piangono e si rifiutano di cucinare qualcosa di decente.

Scusate per lo sfogo!

Il motivo per cui scrivo è per chiedervi un aiuto, non per me, ma per mio marito Paolo, da poco appassionato di fotografia, che ha scattato una bellissima foto alla nostra Micia durante la sua caccia quotidiana in campagna: per vedere le foto cliccate qui Tom & Jerry e chiederei il favore a tutti voi di cliccare su Mi Piace per aiutarlo a vincere questo "concorso" fotografico.

Grazie a tutti quelli che lo faranno.

Tarte Tatin - Francia

Spolverare la valigia rinchiusa nello sgabuzzino per mesi, preparare la lista delle cosa da portarmi, ricontrollare i voli e le prenotazioni degli alloggi... cominciano sempre così i miei viaggi!

Per chi non lo sapesse, viaggiare è il mio sfogo più grande, è l’evasione dalla quotidianità, adoro in assoluto l’adrenalina del giorno prima della partenza, agitarmi sulla sedia dell’aeroporto fissando il tabellone nell'attesa che appaia la scritta ON BOARD; sarebbe stato il mio sogno fin da bambina, viaggiare avendo il mondo come casa e la mia valigia in mano tirando a sorte sulla prossima destinazione.

Ma la vita reale mi riporta con i piedi per terra tutte le volte che suona la sveglia alla mattina o peggio ancora quando c’è una bolletta da pagare….. AHHHHHHHHHHHHH, grazie al cielo sognare è gratuito. J
Fortunatamente sia io che Paolo abbiamo due lavori abbastanza sicuri che, pur non senza sacrifici, ci permettono di fare almeno un viaggio all’anno, rinunciando senza sforzi ad abbigliamenti costosi e firmati, alle serate al cinema o nei ristoranti, alla tecnologia ultimo grido od a regali spropositati per le ricorrenze, sicuramente anche il fatto di essere giovani e senza figli ci avvantaggia permettendoci di adattarci a condizioni di viaggio più economiche e spartane.
Come fare allora per non sentire la nostalgia e rivivere e far rivivere anche ad altri, i colori, i sapori ed i profumi dei piatti tipici da Oriente ad Occidente stando comodamente a casa?
Tenterò l’ardua impresa di cimentarmi in spezie ed ingredienti sconosciuti per proporre ricette da ogni parte del mondo condividendo con voi la passione per il diverso ed il lontano, per il dolce ed il salato, per l’agrodolce ed il piccante.

Cominciamo…

La prima ricetta arriva direttamente dalla Francia, è un dolce nato come in molti casi accade, per sbaglio! Pare che durante la preparazione si siano dimenticati di stendere l’impasto della torta, rimediando solamente alla fine disponendola sopra al composto, in pratica è come se fosse sottosopra. J

Tarte Tatin ingredienti per 6 persone:

900 gr di mele
200 gr di farina
175 gr di burro (io uso la margarina per problemi di intolleranza)
120 gr di zucchero di canna
1 limone
Zucchero a velo
Sale

Tagliate a pezzettini 90 gr di burro ammorbidito. Setacciate la farina sulla spianatoia formando una fontana, aggiungete un pizzico di sale e mettete il burro al centro, lavorando finchè il tutto non sarà diventato un composto, aiutatevi con 500 ml di acqua ed impastate formando una palla. Avvolgete in pellicola trasparente e lasciate in frigorifero per almeno 1 oretta.
Spremete il limone in una ciotola d’acqua, dove andrete ad adagiare le mele tagliate a spicchi perché non anneriscano. Mettete sul fuoco una tortiera che vada anche in forno, preferibilmente di forma rotonda e scaldate lo zucchero di canna con il rimanente burro. Quando comincerà a caramellarsi aggiungete le mele e mescolando attentamente, lasciate 5 minuti sul fuoco a cuocersi; raccomando la fiamma piuttosto bassa per evitare che il caramello si bruci, ma soprattutto che non vi bruciate voi.
Stendete la pasta con il mattarello della stessa grandezza della tortiera, non troppo spessa. Accendete il forno a 200°.
Sistemate nella tortiera le mele in modo che coprano bene tutti gli spazi vuoti del fondo e coprite il tutto con la pasta, facendo aderire bene i bordi. Infornate e cuocete per 20 minuti, dopo di che abbassate il forno a 180° e lasciate cuocere per altri 20/25 minuti.
Sfornate ed aspettate che intiepidisca, rovesciate su un piatto da portata e spolverizzate di zucchero e velo.




Devo essere sincera, esteticamente non mi è venuta molto bene, sicuramente è da rifare, i francesi si staranno rivoltando ma prometto di ritentare... Attenzione a non commettere il mio errore: il caramello non lasciatelo troppo liquido, rischiate prima di tutto di ustionarvi e poi non otterrete quel bel colore dorato e brillante sulle mele.
Assicuro che però il sapore merita la preparazione, ottima per colazioni e merende.

Bon Appetit!