Benvenuti.. Mi chiamo Elisa, classe 1987, moglie di un marito meraviglioso, Paolo, il mio "assaggiatore di corte", figlia di due genitori splendidi, la mamma che mi ha ispirato con la sua passione nel preparare il ragù alla bolognese nei pomeriggi invernali con la condensa del vapore sulle finestre, il papà che mi ha regalato la sua dolcezza e la sua pazienza nell'assecondarmi in qualsiasi mia stramberia culinaria, facendomi i complimenti anche se il cibo non era dei migliori.

La cucina è diventata da poco una valvola di sfogo, un hobby rilassate dal quale, forse, pretendo troppo; non faccio mai la stessa ricetta due volte, sono sempre in continuo movimento nel cercare libri di cucina e sfogliarne le pagine fino ad arrivare all'ispirazione del momento. Una vera e propria passione l'ho trovata nei dolci, proprio io che ho un marito diabetico e una personale intolleranza al lattosio... buffo no? Così invento e modifico le ricette fino ad adattarle alle nostre esigenze, facendo lavorare l'immaginazione. Adoro indossare il grembiule che mi ha regalato la nonna da bambina, quando insieme preparavamo le crescentine fritte, sporcarmi di farina fino ai gomiti e poi dimenticandomi di essere sporca, me la spargo su tutta la faccia per spostarmi i ciuffi di capelli che rimangono fuori dalla coda, insomma, adoro il cibo... godiamocelo.

50 VISITATORI

Ieri pomeriggio grazie alla vostra fiducia e amicizia il mio piccolo blog è arrivato al 50° visitatore.

Grazie a tutti per esserci
Elisa

VENGHINO SIGNORI VENGHINO

E' con un pò di commozione che comunico l'esistenza di questo nuovo blog da me creato.
Oltre alla cucina in questo periodo, per chi non lo sapesse, sono occupata con i preparativi del mio matrimonio, che ormai si avvicina sempre di più; quindi per scaricare un pò di tensione accumulata in questi mesi ho pensato di aprire un secondo blog che raccontasse un pò più di me ed in particolare di questo evento eccezzionale.
Il blog è aperto da un pò ormai, ma volevo aspettare a comunicarlo per alimentarlo un pò.
Sono sincera, non ho molto tempo e a volte tralascio un pò di curarne l'aspetto, ma vedrete che mi rifarò a matrimonio concluso..... si perchè non pensate di liberarvi di me... il blog rimarrà aperto anche dopo e sarà una specie di diario matrimoniale, dove racconterò aneddoti, giornate, sorprese ed imprevisti della vita di coppia.
Che ne dite?
Se un pò vi intriga, date un'occhiata di persona

http://www.weddinglifelisa.blogspot.com/

Grazie
Elisa

CIAMBELLA DI NONNA IVA

Buon mercoledì a tutti. Mi sono assentata per qualche giorno, ma per mancanza di connessione, non certo perché non volessi essere presente.
Oggi vi lascio la ricetta di una ciambella che più semplice non si può, ma che per me ha un grande valore affettivo; dovete sapere che ho fatto questa ricetta diverse volte e poi l’ho gustata sempre con la Nonna Iva, che non è proprio la mia nonna, ma è una simpatica ed arzilla vecchietta che ormai ha superato i 90 da un po’ ed è la mia vicina di casa, mi ricordo che quando ancora andavo a scuola, passavo quasi tutti i pomeriggi insieme a lei a bere il thè e mangiare una fetta di questo dolce che vado a descrivere:

3 uova
300 gr di zucchero
150 gr di fecola di patate
150 gr di farina
½ bicchiere di latte di soia
½ bicchiere di olio di semi
1 bustina di lievito

Sgusciare le 3 uova in una ciotola capiente, sbatterle con una forchetta molto bene ed aggiungere lo zucchero; lavoriamo con le fruste elettriche per almeno 5 minuti, otterremo un composto omogeneo, di un bel colore giallo pastello con qualche bollicina. Setacciamo molto bene la farina e la fecola, aggiungendone poco alla volta al composto delle uova e zucchero, alternando con i liquidi (1/2 bicchiere di latte e ½ di olio). Amalgamiamo molto bene tutti gli ingredienti, lasciando per ultima la bustina di lievito.
Riscaldiamo il forno a 180°, imburriamo molto bene uno stampo per ciambella col buco e versiamo il composto, infornandolo per 40 minuti. Mi raccomando, non aprite mai il forno, altrimenti si sgonfia.


INVOLTINI DI TACCHINO CON CAROTE

Che brutta serata :(, il dottore mi ha dato 12 punture da fare come ricostituente in previsione della primavera e del caldo, periodo in cui io di solito ho la consistenza di un mollusco visto la mia scarsa energia ed il mio peso non troppo elevato..... Non sono contenta per niente, io odio le siringhe, e lo sa, perchè me le ha date, esistono fiale, polverine, tutto ma non le punture......Faccio i capricci come una bambina, ma su certe cose non transigo.
Ah dimenticavo, ho appena fatto la prima, brucia da impazzire, mi sembra di avere una chiappa enorme.... si può dire?.... ormai.... Che pazienza.

Per tirarmi su il morale ho preparato questi piccoli involtini di tacchino, per chi ancora non lo sapesse sono intollerante al maiale, quindi prediligo le carni bianche e il manzo, facendo contenti anche chi vuole mangiare un pò light, e li ho farciti con dei fiammiferi di carota, che con il loro colore arancione fanno contrasto con il pallore della carne, ma vediamo la ricetta, facile facile:

INGREDIENTI: X 1 PERSONA

1 bistecca di tacchino
1 carota
sale
olio extra vergine di oliva

Su un tagliere con lo sbatticarne, cerco di appiattire il più possibile la bistecca, perchè a me la carne piace abbastanza sottile e la taglio in tre parti per creare delle piccole bistecchine; a parte lavo la carote, la privo del capo e della coda, la spello e facendo molta attenzione con un coltello da cucina, la taglio a fiammifero non troppo sottile. Deposito alcune carote ad un'estremità di ciascuna bistecchina e le arrotolo su se stesse fermandole con un fiammifero. In un padellino anti aderente aggiungo un filo di olio e adagio i miei involtini che lascerò cuocere a fuoco non troppo alto per 10/12 minuti massimo.
Ecco il risultato.

Bon Appetit!

SPAGHETTI ALLE POLPETTE E UOVA

Buon martedì a tutti, finalmente sono riuscita a postare questa ricetta, che ha aperto le danze alla festa di compleanno della mamma. E' stato arduo trovare una ricetta che mi piacesse, ma alla fine devo dire di essere abbastanza soddisfatta di me stessa, è come la volevo, unica.... perchè? Perchè nella mia famiglia nessuno l'ha mai mangiata.

INGREDIENTI:
500 gr di spaghetti
500 ml sugo di pomodoro
olio extra vergine di oliva
sale grosso q.b.
500 gr di macinato di vitello (perchè il divin porcello non mi è concesso mangiar)
sale, pepe q.b.
4 uova
100 gr pan grattato
100 gr parmigiano grattato

In una ciotola abbastanza capiente, amalgamo perfettamente il macinato con 1 uovo, il parmigiano, il pan grattato, il sale e il pepe; con il composto di carne ottenuto, forno con entrambe le mani delle piccolissime polpette.
In un tegame antiaderente, scaravolto il sugo di pomodoro accompagnato da un filo di olio EVO, lo salo per insaporirlo un pò e aggiungo qualche foglia di basilico, che a me piace da impazzire, accendo il gas e lo lascio sobbollire per qualche minuto; dopodichè aggiungo nella padella le polpette, che si cuoceranno lentamente.
Nel frattempo in un tegamino non troppo grande, metto dell'acqua con il sale grosso e le.3 uova che faccio bollire per 8 minuti, affinchè diventino sode; una volta ultimata la cottura toglierò il guscio e taglierò ogni uovo a spicchi.
Quando le polpettine sono pronte, metto sul gas un tegame con acqua e sale grosso per cuocere i miei spaghetti, a me piacciono al dente, e consiglierei questa cottura visto che dopo andranno depositati anche in forno per qualche minuto.
Scolati gli spaghetti, aggiungo il pomodoro con le polpette, mescolo molto bene in modo che il sugo sia uniforme su tutta la pasta, adagio il tutto in una pirofila da forno, ai lati deposito gli spicchi delle uova in modo che risulti una decorazione e inforno tutto per 15 minuti a 160°.
Alla fine questo è il risultato e la pasta avrà formato sulla superficie una piccola crosticina.




                                               BURRO E MIELE: CONTEST PIATTI UNICI
Bon Appetit!


S. VALENTINO

Buon San Valentino a tutti gli innamorati.
Ieri ho letto una storia sulla creazione di questa ricorrenza, se la ritrovo mi piacerebbe postarla.

Stamattina sorpresona per me.... sono al settimo cielo.... si vede che sono ancora i primi anni :)

Mi sono arrivate in ufficio delle rose bellissime, sono rimasta :o senza parole, non me lo aspettavo.



Grazie mò.

Ti amo.

TORTA DI COMPLEANNO MAMMA



Buon sabato a tutti!
Questo pomeriggio ho assemblato la torta per il compleanno della mia mamma che sarà domani 13 febbraio.
La lavorazione è stata ardua, ma sono abbastanza soddisfatta del risultato.
Giovedì ho cominciato facendo i cioccolatini al cioccolato bianco con cui ho decorato la torta esternamente, venerdì ho impastato la pasta di zucchero che deve riposare in frigorifero un giorno intero e la ghiaccia reale con cui ho fatto i cuoricini e le stelline.
La cosa + buona secondo me è la farcia che più golosa di così non si può: panna montata con frullato di frutti di bosco e alcuni frutti interi; per non parlare poi del mitico pan di spagna (nuova ricetta) che ho copiato spudoratamente dalle mie amiche civette del forum 3 civette sul souffle; lascio il link PAN DI SPAGNA.
Spero che piaccia alla mia mamma, qui c'è tutto l'amore che provo per lei e per me era un gesto per dimostrarle il bene che le voglio, ma soprattutto ringraziarla per quello che ha sempre fatto per me; un amico, un fidanzato, ti possono giudicare, ma sei sempre sicura che una mamma ti aiuterà in qualsiasi situazione.



PANE COMUNE

| 5 comments
Ingredienti:
1 Kg di farina "forte" (tipo Manitoba)
4 cucchiaio di olio extra vergine di oliva
1 cucchiaio di sale

Per la Biga:
100 gr di farina
50 gr di lievito
30 gr di zucchero
4 bicchieri di acqua

Per la biga:
Sciogliere il lievito nell'acqua tiepida con lo zucchero, unire la farina e far lievitare al caldo per 30 minuti.

Disporre la farina a fontana sulla spianatoia e incorporarvi l'acqua, l'olio e il sale.
Unire alla biga e far riposare 20 minuti. Lavorare il composto dandogli una forma a piacere e far lievitare di nuovo finchè non sarà raddoppiato di volume.
Cuocere a 200° per 30 minuti.

Io ho creato due tipi di pane, il panino al sesamo sulla sinistra, abbastanza tondeggiante, con una crosticina durina e un interno morbidissimo mentre la pagnotta classica da tagliare a fette, sapete con la Nutella che meraviglia... peccato non la possa mangiare..... :(

TUTTO OK

FIU...... un grosso sospiro di sollievo.
Nulla di rotto per fortuna, anche se il dottore gli ha detto che non sa come sia possibile visto le condizioni in cui era. Ringraziamo qualcuno lassù.

PICCOLO INCIDENTE

Ragazzi................ mi ha chiamato il mio fidanzato e mi ha detto: -Mi stanno portando a San Giovanni in Persiceto!............... mi sono schiacciato 3 dita della mano........... :o :o :o oh oh........
Aggiunge: - chiama tu a casa mia e avvisa. - - - - - Come?! Io? No, li conosco, mi fanno una sceneggiata greca su come stai ecc..... mi tocca....... tu tu tu tu - Pronto?; ehm ciao sono Elisa, mi ha appena chiamato paolo che si è schiacciato 3 dita della mano e lo stanno portando al pronto soccorso per sapere se sono rotte..... _ _ _ _ _ (silenzio) - No, miseria, ma come sta, come ha fatto, posso chiamarlo? Ha il telefono acceso, come lo hai sentito? Mah era tranquillo chiamalo pure che ha il telefono acceso.

In questo periodo anche questa! Attendiamo i referti medici...... già me lo immagino con la mano ingessata, penso sia proprio la sinistra.... umh... umh..... potrebbe essere un problema tra un paio di mesi..... Incrociamo le dita.......

POMODORI GRATINATI

Buona settimana a tutti. Qui a Bologna cominciamo con il sole, nonostante le previsioni di ieri dessero nuvoloso fino a giovedì.... tiè io le nuvole e la pioggia non la vorrei più, ieri pomeriggio c'erano 16°, ora non può fregarci e tornare brutto.
Vorrei uniziare la settimana con un contest, forse il più bello a cui ho partecipato finora e sicuramente utile a molte persone, donne in particolare, a cui spero piaccia la mia ricetta, molto semplice, ma per me speciale, con questi pomodori gratinati ho cominciato a mangiare i pomodori e si conoscono molto bene le proprietà benefiche di questo ortaggio meraviglioso, quindi mi è sembrato che fosse perfetta da proporre.

Prima però vorrei informare i miei lettori di che cosa sto parlando, quindi lascio un pò di informazioni a riguardo:

ILLA for people nasce dal desiderio di sostenere associazioni ed enti che operino sul proprio territorio e non solo, a favore di tutte le fasce della popolazione, con particolare attenzione a chi ha bisogno e chi è meno fortunato. L’intento di ILLA for people è quello di creare una rete di solidarietà che possa sostenere attività e progetti volti alla crescita del territorio e della società in generale, a questo proposito si è attivata costantemente nell’organizzazione di iniziative che possano coinvolgere un numero sempre maggiore di persone e sensibilizzare i propri interlocutori.
La storia dell’ A.P.E. Onlus inizia ad ottobre del 2005 quando un gruppo di donne, con esperienza di endometriosi vissuta sulla propria pelle e con storie di volontariato attivo in altre realtà, hanno valutato che l’impegno sociale e la malattia che le vedeva “protagoniste” dovevano sfociare in un qualcosa che rappresentasse loro e le tantissime altre donne nella stessa condizione. Un gruppo di donne che, pur desideroso di raggiungere obiettivi ambiziosi per la propria associazione, mette la donna affetta da endometriosi al centro dell’attenzione, con la profonda convinzione che un’associazione di donne affette da endometriosi deve principalmente basarsi sul reciproco sostegno, conforto e aiuto, per rendere la propria vita, complicata da una malattia cronica, un cammino migliore da percorrere insieme.
Il progetto ILLA – A.P.E. Onlus
Quest’anno ILLA for people ha deciso di sostenere l’APE Onlus e spera con questa iniziativa non solo di sostenere economicamente l’Associazione, ma vuole anche diffondere informazioni su questa patologia poco conosciuta ma che colpisce circa 3 milioni di donne in Italia. ILLA for people aiuterà quindi l’Ape Onlus a perseguire uno dei suoi obiettivi principali, informare per creare consapevolezza.
Nel mese di Marzo, in concomitanza della campagna informativa di cui si farà promotrice l’A.P.E. Onlus in occasione della VII Settimana Europea della Consapevolezza dell’endometriosi, verranno messi in commercio presso negozi e centri commerciali dei padellini salta-uovo ILLA for people dalla linea personalizzata A.P.E. Onlus, parte del ricavato della vendita sarà devoluto all’Associazione.
padellini 1
Fare informazione per creare consapevolezza” il motto dell’A.P.E. Onlus esprime esattamente lo spirito con il quale sunflower8 intende dare il suo contributo a questa iniziativa, attraverso il vostro aiuto vorrebbe creare una raccolta di ricette dedicate alla particolare alimentazione che devono seguire le donne colpite da questa malattia in quanto, l’alimentazione è di aiuto nel controllo del dolore; è importante diminuire l’assunzione di alimenti che possono favorire l’insorgenza dell’infiammazione e quindi del dolore quali ad esempio: carni rosse, latticini, soia e zuccheri semplici.

POMODORI GRATINATI: x 4

pomodori n.12
pan grattato 150 gr
prezzemolo q.b.
sale q.b.
olio extra vergine di oliva q.b.

Lavare i pomodori e tagliarli a metà nel senso della lunghezza. Accendere il forno a 180° ed attendere che si scaldi; nel frattempo prepariamo la farcia. In una ciotola mettiamo il pan grattato, l'olio extra vergine di oliva, il prezzemolo tritato in precedenza con la mezzaluna o un coltello e un pizzico di sale; mescoliamo bene per inumidire con l'olio tutto il pan grattato e distribuire i condimenti su tutta la farcia che avremo creato.
A questo punto prendiamo i pomodori, mezzo alla volta e con un cucchiaino distribuiamo la farcia sulla parte tagliata, io li riempio abbastanza perchè mi piace sentire che crocca sotto i denti. Deponiamo i pomodori su una teglia rivestita con carta forno e inforniamo per 15-20 minuti finche il pomodoro non si è abbrustolito e così pure la farcia in superficie.
Io li preferisco caldi, ma sono ottimi anche freddi.

Bon Appetit!





CROSTATA DI MELE

Devo essere sincera, non sono mai stata patita dei dolci con le mele, solamente la mia adorata nonna, riusciva a farmeli mangiare, ma lei aveva un segreto, la sua focaccia di mele era inimitabile.
Sfogliando casualmente una rivista sui vari tipi di pasta che si possono fare per dolci e salati, mi è balzata agli occhi questa favolosa crostata, che ho divorato praticamente tutta da sola… ovviamente non tutta in un colpo; quindi pensata un po’ quanto è buona.
Ora che ci penso, potrebbe essere il dolce ideale per il menù di Biancaneve, ricordo che poco prima che arrivasse la strega alla casa dei 7 nani, ne stava facendo una… ma questa è un’altra storia.

PASTA FROLLA:

In Francia si chiama pate a foncer; è meno delicata e fragile della pasta brisée, ma è altrettanto buona e più friabile. Si può conservare in frigorifero per una settimana o in freezer fino a 3 mesi.

250 gr di farina
125 gr di burro, tagliato a pezzettini e leggermente ammorbidito
1 uovo
Un cucchiaino di zucchero – consiglio: mettete di più
Mezzo cucchiaino di sale
40 ml di acqua fredda

Versate la farina a fontana sul piano di lavoro. Mettete al centro il burro, l’uovo, lo zucchero e il sale, poi mescolateli e lavorateli con le punta delle dita.

Unite la farina poca alla volta, lavorando delicatamente l’impasto finché assume una consistenza grumosa. Aggiungete l’acqua fredda e incorporate delicatamente con la punta delle dita finché l’impasto comincia a stare insieme,

Spingete lontano da voi l’impasto con il palmo della mano, lavorando di polso, per 4 o 5 volte, finchè è liscio. Formate una palla, avvolgetela nella pellicola e mettetela in frigorifero fino al momento dell’uso.

6 mele da dessert (850 gr circa)
Un baccello di vaniglia 8facoltativo)
60 gr di burro
80 gr di zucchero

Stendete la pasta in un disco di 3 mm di spessore e rivestite una tortiera con bordo apribile leggermente imburrata di 24 cm di diametro e 3 mm di altezza. Pizzicate il bordo tra pollice e indice a intervalli di un cm per ottenere un bordo scanalato un po’ più alto della tortiera. Mettete in frigorifero per almeno 20 minuti.

Scaldate il forno a 200°. Sbucciate le mele, privatele del torsolo e tagliatele a metà. Appoggiatele su un tagliere con la parte tagliata verso il basso e tagliatele a fette di 2 mm. Mettete un terzo delle mele (le fette esterne più piccole) in una casseruola e tenete da parte le altre senza separarle 8per evitare che si scuriscano). Aggiungete 50 ml di acqua, la vaniglia e il burro e cuocete a fuoco basso finché sono morbide. Togliete dal fuoco, scartate la vaniglia e lavorate con una frusta fino ad ottenere una composta che lascerete raffreddare. Preparate la glassa. Scioglete lo zucchero in un pentolino con 40 ml di acqua, portate ad ebollizione e lasciate sobbollire per 4-5 minuti, poi fate raffreddare.

Bucherellate leggermente il fondo del guscio di pasta. Versateci la composta di mele fredda e livellatela con il cucchiaio. Disponete un giro di fette di mele sovrapposte lungo il bordo, poi un altro giro all’interno, con le fette messe nella direzione opposta. Riempite il centro con una Rosellina di fettine, ritagliandole se necessario. Infornate per 35 minuti finché le mele e pasta sono ben cotte e leggermente dorate.

Lasciate raffreddare la torta per almeno 20 minuti prima di sfornarla. Spennellate la superficie con la glassa, mettetela su una griglia e lasciatela raffreddare, poi tagliatela

MENU’ DELLE FIABE: CENERENTOLA


Buon week end a tutti. Eccomi di ritorno con una novità.
Il mio primo menù delle fiabe…. Ho pensato di creare dei piatti che insieme compongono un pasto completo, quindi dei menù, a tema fiabesco. Ogni piatto sarà caratteristico e farà parte della storia che racconta.
Comincio con la mia preferita: CENERENTOLA

Il primo piatto: SCARPETTA AI FUNGHI PORCINI.
Chi non ricorda la scarpetta che Cenerentola perde sulla scalinata del castello? Ebbene, con un po’ di fantasia, ripropongo la classica “scarpetta” romana da me rivisitata.
Funghi porcini
Prezzemolo
Acqua
Sale
Olio Extra Vergine di oliva
Panna


Tagliare i porcini a spicchi e metterli a cuocere in una pentola con acqua salata; lasciarli sul fuoco finchè l’acqua rimasta non supera di 3 dita il fondo, frullare i funghi nellacqua con il mixer ad immersione, aggiungere il prezzemolo tritato finemente, olio EVO q.b. e per tocco finale a mia scelta, un cucchiaio di panna liquida.

Il secondo piatto: STRACCI AI FUNGHI
Questo secondo ripropone di tornare con la storia a quando Cenerentola lucia le scale e fa ilbucato; ecco il piatto delle pulizie.

Manzo
Aceto balsamico
Olio
Sale con gli odori
Funghi Champignon

Tagliamo le bistecche di manzo a striscioline, andando contro le nervature della carne per impedire che diventi stopposa durante la cottura. In un pentolino, aggiungiamo un filo di olio e facciamo cuocere i nostri straccetti salandoli con il sale con gli odori (aglio e rosmarino).
Nel frattempo tagliamo a tocchetti i funghi champignon privati della “buccia” esterna, li condiamo con sale e olio e li adagiamo in un piatto su cui poseremo anche la carne di accompagnamento con uno spruzzo di aceto balsamico.

Dolcezze: LUNE DI MEZZANOTTE. Per concludere con un po’ di zucchero questo menù a base praticamente di funghi, ho creato questi cioccolatini (mi piacciono da impazzire) che assomigliano alla faccia della luna di mezzanotte…. Corri Cenerentola….

Cioccolato bianco
Cioccolato fondente
Stampini in silicone
In un pentolino, lasciamo sciogliere a bagnomaria il cioccolato fondente. Prepariamo il nostro stampo al silicone; quando il cioccolato si sarà fuso del tutto con un cucchiaino, facciamo delle strisce lungo tutto lo stampo, a caso, con ci vengono; mettiamo in frigorifero per 15 minuti finchè il cioccolato non si rapprende.        
Sciogliamo sempre a bagnomaria il cioccolato bianco questa volta e riempiamo successivamente il resto dello stampino fino all’orlo. Poniamo di nuovo in frigorifero, questa volta per 12 ore consecutive. Una volta che saremo sicuri che il cioccolato si sia indurito, caviamo il tutto dallo stampo.







Con questo menù partecipo al contest di Aurore 6 MESIVERSARIO
Bon Appetit!






LA RICETTA DEL MESE: FEBBRAIO 2011

FEBBRAIO 2011: LINGUINE AI GAMBERI

La Prima Ricetta del Mese ad entrare in Rubrica è quella di Valerio.
 La Cucina come non l'avete mai vista
Devo essere sincera, non sono molto diplomatica, per non far dispetto a nessuno le avrei pubblicate tutte, ma le regole sono regole..... ne andava scelta una, e ho scelto questa pasta con i gamberi proprio perchè a me il pesce non piace e la storia che Valerio mi ha raccontato la dice lunga secondo me. Cosa mi ha raccontato??? leggete voi stessi e capirete.........

 
Ciao a tutti, vi ho mai parlato della mia passione per i gamberi? Non credo, quindi ho deciso che ve la sorbirete ora!
Quando ero piccolo li odiavo in maniera atavica, in realtà non sapevo il perchè ma proprio non li sopportavo, insomma eravamo nemici per la pelle; Probabilmente dipendeva dal loro aspetto non proprio bello a vedersi con tutti quei fili volanti, o forse, più semplicemente, li odiavo perchè in qualche altra occasione li avevo mangiati e non mi erano piaciuti.
Poi il buio più completo per diversi anni, mai più mangiati e nemmeno visti per moltissimo tempo, poi la svolta. Eravamo a pranzo da alcuni familiari, era una bellissima giornata di fine agosto non faceva più così caldo (a quel tempo almeno!!), ed alcuni amici portarono una intera teglia di gamberetti alla diavola, ovviamente orrore e disgusto. Mi ricordo che pensavo:” Guarda un po’ che figura mi tocca fare!! Sono a pranzo da familiari (non avvezzi a ricevere un no come rifiuto sul cibo come nelle migliori tradizioni partenopee :-) ) degli ospiti portano un piatto che tutti ammirano ed io sarò costretto a rifiutare esponendomi al pubblico ludibrio!! La vita è uno schifo”. Ecco pensavo esattamente questo, e infatti questo successe…o  quasi. Quando arrivò il mio turno io rifiutai e Michele (che ringrazio a questo punto!!) chiese il perchè, io ovviamente cominciai ad arrampicarmi su specchi molto lisci accampando scuse a dir poco patetiche del tipo: “mi scoccio non li so sbucciare e non mi va di sporcarmi le mani, poi mi infastidisce il budello sabbioso”. Lui miracolosamente dice: “va bene!!”, dopo qualche minuto ritorna con un enorme piatto di gamberi si siede vicino a me e…:” guarda Valè, pulire i gamberi è una sciocchezza  basta prenderli con la forchetta sul ventre e poi fare leva sotto le bucce con il coltello e…zac il gambero è pulito,ed il budello neanche si vede in questi gamberi perchè sono piccoli!!”, a quel punto non avevo più scuse ero costretto a mangiarlo e quindi mentre sudavo pensando al saporaccio che avrei di li a poco dovuto sentire sperando di non sentirmi male, misi in bocca quel maledetto gambero che così tanta paura mi stava facendo. Con sorpresa scoprii però che quel gambero era cucinato divinamente, con un sughetto di pomodoro fantastico, pepato e salato al punto giusto ed ovviamente un quantitativo di peperoncino che mi mise un lanciafiamme al posto della bocca, ma il risultato mi sbalordì in maniera tale che li mangiai tutti senza problemi. Da quel giorno è nato il mio amore sconfinato per i gamberi ed i crostacei in genere.
Certo la storia sembra quella che si racconta ai bambini per convincerli a fare qualcosa, ma del resto io stesso ero poco più che un ragazzino.
Questa ricetta che spero vi piacerà la dedico a Michele ed alla sua perseveranza napoletana che mi fece vincere l’odio, del tutto infondato, per questi stupendi gioielli che il mare ci dona incondizionatamente!!
Gli ingredienti per 3 persone:
  • 6 gamberi rossi del Mediterraneo
  • 210 gr. di linguine
  • 1 cipolla
  • aglio
  • curry
  • vino bianco
  • prezzemolo
  • pepe e sale
  • peperoncino
  • olio EVO
Soffriggere in una padella capiente uno spicchio d’aglio la cipolla tritata ed il peperoncino ( meglio se fresco!), attendere giusto il tempo di far appassire la cipolla e quindi aggiungere i gamberi non sgusciati.




Fate rosolare per qualche minuto, quindi svaporate con del vino bianco, girate i gamberi un paio di volte al fine di ottenere una colorazione omogenea.


Dopo qualche minuto aggiungete il curry , sale e pepe. Coprite la padella e cuocete a fiamma moderata per circa 5-10 minuti per completare la cottura dei gamberi.




Nel frattempo cuocete la pasta scolatela quando mancherà qualche minuto dalla fine della cottura, che verrà quindi ultimata in padella insieme ai gamberi, non dimenticate di conservare ancher dell’acqua di cottura della pasta per saltare le linguine.
Una volta scolata la pasta unitela ai gamberi, ponete il tutto su una fiamma forte ed aggiungete anche parte dell’acqua di cottura per evitare che il piatto si secchi troppo. Aggiungete del prezzemolo fresco tritato ed impiattate.




La parte più difficile della ricetta sta nel cuocere i gamberi a puntino, una cottura eccessiva li rende gommosi, mentre una troppo breve li rende complicati da sbucciare ed un po’ fastidiosi da mangiare quindi prestate la massima attenzione in questa fase. Per il resto non ci sono particolari difficoltà, quindi provatelo perchè è squisito.
Buon appetito!!