Benvenuti.. Mi chiamo Elisa, classe 1987, moglie di un marito meraviglioso, Paolo, il mio "assaggiatore di corte", figlia di due genitori splendidi, la mamma che mi ha ispirato con la sua passione nel preparare il ragù alla bolognese nei pomeriggi invernali con la condensa del vapore sulle finestre, il papà che mi ha regalato la sua dolcezza e la sua pazienza nell'assecondarmi in qualsiasi mia stramberia culinaria, facendomi i complimenti anche se il cibo non era dei migliori.

La cucina è diventata da poco una valvola di sfogo, un hobby rilassate dal quale, forse, pretendo troppo; non faccio mai la stessa ricetta due volte, sono sempre in continuo movimento nel cercare libri di cucina e sfogliarne le pagine fino ad arrivare all'ispirazione del momento. Una vera e propria passione l'ho trovata nei dolci, proprio io che ho un marito diabetico e una personale intolleranza al lattosio... buffo no? Così invento e modifico le ricette fino ad adattarle alle nostre esigenze, facendo lavorare l'immaginazione. Adoro indossare il grembiule che mi ha regalato la nonna da bambina, quando insieme preparavamo le crescentine fritte, sporcarmi di farina fino ai gomiti e poi dimenticandomi di essere sporca, me la spargo su tutta la faccia per spostarmi i ciuffi di capelli che rimangono fuori dalla coda, insomma, adoro il cibo... godiamocelo.

SALUTI DAL SUD AFRICA

Buonasera a tutti quanti! Questo è un post un pò particolare perchè è internazionale.... eh sì, sto scrivendo dal Sud Africa meta del mio viaggio di nozze e non potevo cogliere l'occasione per farVi vedere qualche piatto che ci hanno proposto in questi due giorni appena trascorsi:




Dolce Malva (buonissimo) qui la ricetta presa pari pari dal blog di The italian blog

Vorrei spendere due parole su questi ultimi due piatti mangiati nel Guesthouse in cui ci troviamo fino a mercoledì Kaia Tani nella località di Phalaborwa vicino al famoso Parco Kruger; gestito in maniera impeccabile da Daniela e Alberto che sono sempre disponibili alle esigenze di chi come noi ha bisogno di una guida per comprendere ed imparare ancora di più sulla natura africana ed i suoi animali, oggi per esempio sveglia alle 4:30 e si parte per un safari in auto fino alle 16:00 pm in cui abbiamo avuto la fortuna di vedere quasi tutti gli animali: giraffe (le mie preferite), elefanti, ippopotami, coccodrilli, gnu, impala, zebre, leoni, bufali, struzzi ecc., mancano all'appello le iene e i due felini ghepardo e leopardo; per l'invidia di Alberto che ha dovuto aspettare ben otto anni per avvistarne uno, nel giro di dieci minuti dall'entrata nel parco abbiamo incontrato un licaone, per purtroppo però ipotizziamo non si sentisse bene, per questo facilmente avvicinabile; una cosa che sicuramente mi ha colpito molto è forse aver capito che non sono ancora svezzata per la natura selvaggia, l'istinto di chiedere aiuto e soccorrerlo è stato forte, ma il ciclo della vita non è questo e abbiamo imparato che volenti o nolenti è da rispettare. Per domani invece era in programma un safari a piedi con i ranger che con molta codardia dopo diverse ore ho rifiutato per una fifa incredibile che mi è venuta, mi è presa proprio male, pensavo a me a piedi nella natura con tutti gli animali che ti guardano e ti potrebbero attaccare mi ha spaventato a morte, anche se pensandoci lo fanno tutti i giorni, sono esperti, piace a tutti..... ma sono inconsolabile, questa proprio non riesco a farla. :( Mi dispiace.

FOCACCIA ALLE OLIVE

Buonasera a tutti! Sono stra super mega impegnata con i preparativi per il viaggio di nozze, tra le ultime compere, stirare tutti i vestiti, preparare la valigia e chiedere conferme delle prenotazioni non potevo lo stesso mancare tra di voi e così posto una ricetta che non è proprio degli ultimi giorni, ma ne ho in archivio per un bastimento.
Come la cheese cake, anche questa è stata portata alla banda per festeggiare il nostro matrimonio dopo le prove e si tratta di una focaccia con le olive che riempita con mortadella deve essere la morte sua.

Ingredienti:

1 kg di farina
25 gr di lievito di birra
250 ml di olio extra vergine di oliva
2 cucchiaini di sale fino e un pò di grosso
olive verdi denocciolate

Diluite il lievito di birra in un bicchiere di acqua calda con un pizzico di zucchero che aiuta la lievitazione; impastate insieme alla farina e del sale fino, facendo attenzione a non mettere a contatto diretto il lievito con il sale. Lasciate lievitare la pasta per almeno un paio di ore dentro una ciotola con uno strofinaccio umido sopra.

Mettete l'impasto sul tagliere, aggiungete l'olio e impastate il più possibile ottenendo un composto molto morbido. Rimettete a lievitare per almeno 30 minuti, finchè non aumenta ancora di volume.

Accendete il forno a 200° e adagiate la carta da forno su una teglia, dove andremo a stendere la nostra pasta, che spennelleremo con un filo di olio e su cui adageremo delle olive verdi denocciolate per tutta la superficie, cospargete del sale grosso per insaporirla.

Mettete in forno fino a che non assume un bel colore dorato.



Ottima anche tagliata a metà e farcita con affettati.

Bon Appetit